Dirigenza

Assicura la gestione unitaria dell’istituzione, ne ha la legale rappresentanza, è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali.

Cosa fa

Nel rispetto delle competenze degli organi collegiali scolastici, spettano al Dirigente scolastico autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane. In particolare, il dirigente scolastico, organizza l’attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia formative ed è titolare delle relazioni sindacali. Nell’esercizio delle competenze di cui sopra il dirigente scolastico promuove gli interventi per assicurare la qualità dei processi formativi e la collaborazione delle risorse culturali, professionali, sociali ed economiche del territorio, per l’esercizio della libertà di insegnamento, intesa anche come libertà di ricerca e innovazione metodologica e didattica, per l’esercizio della libertà di scelta educativa delle famiglie e per l’attuazione del diritto all’apprendimento da parte degli alunni.
Nell’ambito delle funzioni attribuite alle istituzioni scolastiche, spetta al dirigente l’adozione dei provvedimenti di gestione delle risorse e del personale.

Nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative e amministrative il dirigente può avvalersi di docenti da lui individuati, ai quali possono essere delegati specifici compiti, ed è coadiuvato dal DSGA responsabile amministrativo, che sovrintende, con autonomia operativa, nell’ambito delle direttive di massima impartite e degli obiettivi assegnati, ai servizi amministrativi ed ai servizi generali dell’istituzione scolastica, coordinando il relativo personale

Il Dirigente Scolastico, assicura la gestione unitaria dell’Istituzione Scolastica, ne ha la rappresentanza legale, ed è responsabile della gestione delle risorse finanziarie  e strumentali e dei risultati del servizio offerta l’utenza.

Dall’anno scolastico 2023-24  il Dirigente Scolastico del nostro Istituto è il prof. Francesco Cocquio.

 

Atto di indirizzo Dirigente scolastico a.s. 2023-24

Il Dirigente Scolastico definisce le seguenti integrazioni ai propri indirizzi generali per l’attività della scuola, in base ai quali il Collegio docenti elaborerà, nell’annualità 2023-24 le modifiche al Piano triennale dell’offerta formativa – triennio 2022-2025.

Si ribadisce che nell’elaborazione del PTOF si dovrà tenere conto

dei risultati delle rilevazioni INVALSI 2023 nonché, in continuità con le precedenti annualità, degli esiti dell’autovalutazione di Istituto e, nello specifico, delle criticità indicate nel Rapporto di Autovalutazione (RAV) e delle priorità, traguardi e obiettivi di processo individuati e delle piste di miglioramento tracciate nel Piano di Miglioramento;

degli elementi di innovazione quali:

riorganizzazione del tempo del fare scuola

riconnessione dei saperi della scuola e dei saperi della società della conoscenza;

valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni;

individuazione di percorsi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni;

trasformazione del modello trasmissivo della scuola investimento sul “capitale umano” ripensando i rapporti

(dentro/fuori, insegnamento frontale/apprendimento tra pari, scuola/azienda,…);

con particolare attenzione alle opportunità offerte dai finanziamenti previsti dal PNRR per la creazione di nuovi spazi per l’apprendimento.

Inoltre in base alle indicazioni del DM 184/2023 il Collegio docenti attraverso i Dipartimenti è chiamato a

  • aggiornare il curricolo d’istituto attraverso la definizione di percorsi formativi delle discipline STEM( per tutti gli ordini)
  • definire obiettivi di apprendimento declinati in conoscenze e abilità e competenze
  • progettare percorsi di apprendimento interdisciplinari che valorizzino le discipline STEM , il pensiero critico, il rapporto tra teoria e pratica, tra conoscenza scientifica e umanistica , secondo “un’alleanza” tra discipline;
  • adottare, metodologie innovative come suggerite all’interno delle linee guida , per ordine di scuola; • favorire la promozione della didattica laboratoriale, intesa come strumento privilegiato per la garanzia dell’inclusione, della personalizzazione dei percorsi e dell’innovazione didattica in linea con le STEM;
  • definire un sistema di valutazione per le discipline STEM;
  • definire un sistema di indicatori di qualità e standard efficaci per rendere osservabili e valutabili i processi e le azioni previste nel PTOF, per quanto riguarda le discipline STEM;
  • inserire attività di potenziamento e di approfondimento delle discipline STEM

inserire moduli progettuali di Orientamento alle discipline scientifiche

  • prevedere approfondimenti disciplinari all’interno della progettualità PNRR già avviata (ì “Nuove competenze e nuovi linguaggi” (Missione 4, Componente 1, Investimento 3.1)
  • dare risalto alle attività di aggiornamento o formazione in itinere sulla tematica delle STEM nel piano di formazione del personale docente

 

Con il PTOF  la scuola deve potere perseguire le finalità di seguito descritte.

 

  1. Mirare alla costruzione di un percorso scolastico del primo ciclo in cui ogni alunno/a, con il proprio patrimonio unico di caratteristiche e potenzialità, possa sentirsi accolto e felice di essere a scuola e di imparare, curioso di conoscere e capace di appassionarsi al Mondo;

 

  1. pianificare un’offerta formativa triennale coerente con gli obiettivi di apprendimento e i traguardi per lo sviluppo delle competenze, attesi e fissati dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012 e con le esigenze del contesto territoriale e con le istanze particolari dell’utenza della scuola;

 

  1. orientare i percorsi formativi al potenziamento delle competenze chiave linguistiche, matematico-logiche, scientifiche e digitali, allo sviluppo di competenze sociali e civiche e di cittadinanza per favorire comportamenti responsabili e pensiero critico; al potenziamento delle competenze nei linguaggi non verbali (musica, arte e immagine, educazione fisica, tecnologia), e a quelle relative alla religione cattolica/alternativa.

 

  1. prestare massima attenzione alla cura educativa e didattica speciale per gli alunni che manifestano difficoltà negli apprendimenti e /o comportamenti, difficoltà legate a deficit, disturbi, situazioni di svantaggio o a super-dotazione cognitiva; prestare attenzione ai vissuti e alla provenienza geografica e culturale dei singoli alunni in difficoltà, attivando didattiche individualizzate e personalizzate, nel rispetto della normativa vigente e nel dialogo collaborativo con le famiglie, in un’ottica interculturale;

 

  1. promuovere l’orientamento formativo e scolastico, a partire da programmazioni di classe/sezione che prevedano esperienze e contenuti volte all’autonomia di scelta e alla capacità di orientamento degli alunni – affiancandovi azioni progettuali strutturate per la continuità educativa per tutti gli alunni, in particolare per gli studenti delle classi “ponte”;

 

  1. ampliare l’offerta formativa curricolare con una progettualità di qualità, coerente, ragionata e non dispersiva, che sia ancorata al curricolo scolastico, alle aree progettuali individuate dal collegio docenti, al piano di miglioramento e utilizzi il più possibile -laddove presente, e compatibilmente alle risorse finanziarie a disposizione della scuola – il personale interno qualificato, contenendo l’eventuale supporto economico delle famiglie;

7.promuovere l’innovazione delle metodologie didattiche, attraverso :

    • lo sviluppo di azioni, didattiche e di aggiornamento, che consentano lo sviluppo e il radicamento della cultura e della prassi del curricolo verticale;
    • la diffusione di progettazione/programmazione, così come prevista dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo infanzia e primo ciclo, che utilizzino e valorizzino      esperienze educativo-didattiche centrate su apprendimento cooperativo e metacognitivo, problem-solving, laboratorio, valutazione orientativa e

In particolare per un efficace insegnamento delle discipline STEM sarà necessario seguire le seguenti metodologie:

– Insegnare attraverso l’esperienza

– Utilizzare la tecnologia in modo critico e creativo

– Favorire la didattica inclusiva

– Promuovere la creatività e la curiosità

– Sviluppare l’autonomia degli alunni

. Utilizzare attività laboratoriali

 

  • una valutazione formativa, che fornisca un riscontro continuo e mirato agli studenti, essenziale per guidare e migliorare il processo di apprendimento. In particolare l’acquisizione di competenze, in particolare in ambito STEM, può essere accertata ricorrendo soprattutto a compiti di realtà (prove autentiche, prove esperte, ecc.) e a osservazioni sistematiche che consentono di rilevare il processo seguito per interpretare correttamente il compito assegnato, per richiamare conoscenze e abilità già possedute

 

  • creazione di spazi di confronto nell’ambito degli organi collegiali nei quali sia possibile il dialogo professionale tra docenti della stessa disciplina o stesso ambito, della stessa classe, dello stesso ordine, di ordini di scuola diversi;

 

  • l’impegno in attività di ricerca-azione e/o di formazione e di condivisione/ scambio/

documentazione di buone pratiche all’interno dell’istituto;

 

  • il miglioramento dell’ambiente di apprendimento inteso come insieme di luoghi, modalità, tempi e relazioni in cui gli alunni imparano;

 

  • l’attribuzione di maggiore impulso alla promozione e attuazione del PNSD in modo che l’uso e la diffusione delle tecnologie digitali possano favorire una didattica collaborativa, attiva e più motivante ;

 

  1. prevedere azioni di formazione-aggiornamento rivolti al personale docente e ATA che consentano nel triennio la realizzazione dei piani di digitalizzazione della scuola, sia di origine interna sia su indicazione ministeriale;

 

  1. prevedere progetti che implementino la cultura della salute, della sostenibilità e della sicurezza;
  2. prevedere percorsi e azioni per valorizzare la scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare l’interazione con le famiglie e con la comunità locale.

Per realizzare queste finalità, oltre alle azioni tese al perseguimento degli obiettivi di apprendimento propri del I ciclo di istruzione, l’attività didattica di tutte le classi della scuola primaria e secondaria di primo grado dovrà prevedere:

  • il potenziamento della conoscenza delle lingue straniere e della conoscenza delle culture dei paesi europei anche attraverso la promozione di scambi culturali, progetti di partenariato, conseguimento di certificazioni linguistiche;
  • attività di orientamento intese come attività volte allo sviluppo dell’identità personale e della

capacità di operare scelte consapevoli e coerenti;

  • potenziamento dei linguaggi non verbali e multimediali, attraverso l’uso delle tecnologie digitali;
  • il superamento della didattica tradizionale e la ricerca di metodi innovativi centrati sul soggetto in

 

Dovranno inoltre essere previste:

 

  • attività di valorizzazione delle eccellenze,
  • attività di supporto alle problematiche del disagio scolastico,
  • attenzione continua alla relazione educativa e alla comunicazione didattica efficace,
  • attività che implementino la cultura della salute, della sostenibilità e della

 

La programmazione didattica di tutte le classi dovrà prevedere:

 

  • percorsi di recupero integrati all’attività curricolare,
  • attività di sostegno agli alunni con bisogni educativi speciali eventualmente presenti,
  • piani individualizzati per alunni con DSA e altri disturbi o ritardi nell’apprendimento,
  • criteri di valutazione orientati alla valutazione formativa,
  • programmazione di attività extrascolastiche coerenti con la programmazione didattica della classe, che tengano conto delle necessità scaturite dall’analisi dei bisogni formativi e delle richieste esplicitate dagli studenti e dalle famiglie.

 

 

Sarà importante :

  • la predisposizione del curricolo verticale,
  • curare l’attuazione del curricolo verticale e dei relativi strumenti di valutazione, prove e griglie di valutazione, sia disciplinari che di competenza finale, strutturati attraverso gli incontri per classi parallele;
  • la valutazione e il monitoraggio degli esiti educativi e/o di apprendimento dei progetti

 

Lo stile educativo dei docenti dovrà essere ispirato a criteri di ascolto, accompagnamento, interazione partecipata, con una continua capacità di osservazione del bambino.

 

Attenzione dovrà essere prestata non solo all’organizzazione delle attività didattiche che si realizzano nella sezione e nelle intersezioni, negli spazi esterni, nei laboratori, negli ambienti di vita comune, ma all’intera giornata scolastica e alle routine che costituiscono la base per nuove esperienze.

 

 

 

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